Strani incontri

Ecco, il campanello trillò, Soychiro aprì come di consueto le porte per far entrare il fornaio, e lo squadrò, lui gli rivolse la parola salutandolo – Buon giorno! – il fornaio fece un sorriso che non aveva niente delle persone che conosceva, del mondo che…insomma quei sorrisi che volevano dire tutt’altro, e ricambiò il sorriso salutando a sua volta.

Consegnato il pane, l’uomo si girò e cominciò a parlare come se fosse un amico di vecchia data, e mentre parlava, il Panettiere o per meglio dire il fattorino del pane, si accese la sigaretta e cominciò a fumare…il discorso che stava intavolando era molto particolare, al che fatte due battute con i suoi grandi occhi salutò Soychiro e se ne andò portando con se il profumo di bomboloni alla crema, ed il suo fascino misterioso. Però il nostro amico sapeva che ciò che aveva parlato il Fattorino, non era quello che realmente gli passava per la testa. Come se avesse una maschera e fosse stato ammaliato dalla persona quale Soychiro era; il tutto era accaduto come un fulmine a ciel sereno, sapeva che non era una strada a senso unico…potremmo chiamarlo sento senso.

Soychiro fece un sorriso si volse e continuò il suo lavoro, sapeva che l’avrebbe rivisto. Questo non poeva precludere un’amicizia…particolare.
Stonse_02

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