– Chapter three – L’accordo

Lenardo, dopo la tremenda nottata passata a recupera il tempo che aveva perso. Tornò a casa distrutto e non guardò nemmeno la sua e-mail per vedere se qualcuno aveva risposto alle sue richieste di vendere questo, o altro. Esausto si accascò sul divano mentre Polpetta, il suo gatto, continuava a fargli le fusa e non lo lasciava in pace al che cominciò a coccolarlo e dire al gatto “…Mici ti ho dato da mangiare e mi chiedi ora le coccole…O tu sai cos’è successo a lavoro…- ma, il gatto lo guardo aumentando il frastuono delle fusa. Si alzò ed andò a dormire, fece fatica a prendere sonno e quando si svegliò fece ancora più fatica a buttarsi giù dal letto, di sentiva spossato, come se non avesse dormito per niente.

Andando a lavoro si augurava che la notte precedente fosse stato tutto, come la chiamano? Isteria? Di aver avuto…uno strano caso di “visione”, anche se la sua stanchezza era reale; comunque come la sera precedente stava assolvendo il suo compito quando…rimasto solo come il solito, sentì qualcuno che gli batteva sulla spalla sinistra. Si girò di scatto e poco non mancò a fare un infarto; l’ombra era lì alle sue spalle che “…lo fissava…” al che l’ombra proferì parola – Come promesso sono tornato e di comunico che voglio fare un patto con te…- Lenardo ancora con il fiato corto dallo spavento gli rispose -Patti con te non ne faccio, perché i patti si fanno con le creature delle tenebre e sostanzialmente, tu sei…una cosa che è scaturita dal mio malessere. Anche se puoi avere le fattezze delle creature delle tenebre non lo sei…- Questa volta effettivamente, Lenardo aveva ragione, infatti essa rispose -…e sia pensavo di poterti raggirare invece, ti sei informato o lo sai di tuo però opto per la seconda, quindi potremmo fare un accordo…- L’uomo rispose – e sarebbe a dire – la cosa scura disse -…tu dovrai trovare almeno una persona che possa credermi, vedermi e parlarmi e che ti aiuti a “vedere il sole” se intendi cosa dico ed ti lascrò in pace, facendo questo troverai la serenità che ora hai perduto…- Lenardo -…ma è da folli non esiste dove trovo qualcuno che possa sostanzialmente fare tutto quello che mi hai chiesto…- al che l’ombra ridendo -…sappi che se non lo farai, e qui posso accertarti che è vero, le persone che ti stanno attorno ne pagheranno…- dicendo questo comparve, e vide che l’alba stava facendo capolino all’orizzonte, ed ancora una volta lui si ritrovò a recuperare il tempo perso, non capiva come fosse possibile che il tempo potesse accelerare così tanto…però era un dato di fatto, era in ritardo con tutto.
Omega_02

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