Due occhi fiammeggianti nella notte

Guglielmo, da bravo e meticoloso archivista, stava sistemando i tomi che la gente durante il giorno aveva sparpagliato per tutto l’archivio. Oramai la luce del giorno aveva lasciato posto alle tenebre della notte, già da diverse ore, e con il suo debole lumino stava riordinando il tutto.

Quando, arrivato allo scaffale più alto, si sporse dalla scala, essa sembra proprio quella dei cimiteri; sentì uno sbuffo d’aria calda salire dal basso; si sporse per vedere da dove potesse provenire quella fonte di calore. La scala scricchiolò e cominciò ad ondeggiare in maniera strana e paurosa. Ciò non lo fermò, illuminò il basso per vedere meglio e vide due occhi fiammeggianti che lo fissavano.

Dallo spavento perse l’equilibrio e in quell’istante terminò per sempre il suo lavoro d’archivista, che lo aveva logorato fin dentro l’anima rendendolo l’ombra di quel che era in gioventù.